Decisione ancora meno condivisibile di quella sull’obbligo vaccinale.
Ricordo a tutti che l’assegno alimentare é stato regolarmente pagato dallo Stato italiano anche ai fratelli Savi, i poliziotti autori dei delitti della Uno bianca.
«La sentenza, inoltre, ha deciso che quanto previsto dalle norme censurate, secondo cui al lavoratore che avesse scelto di non sottoporsi alla vaccinazione non erano dovuti, nel periodo di sospensione, la retribuzione né altro compenso o emolumento, ha giustificato anche la non erogazione al dipendente sospeso di un assegno alimentare in misura non superiore alla metà dello stipendio.»